giovedì 11 settembre 2008


mercoledì 10 settembre 2008

AUTO IBRIDA: LE MEZZE VERITA' DEGLI AMBIENTALISTI

Per mia cultura sono contrario alle mezze verità.

E quando leggo le mezze verità sento il dovere di smontarle completandole con le verità nascoste.

L'ambientalismo è pieno di mezze verità perchè le mezze verità sono il comune denominatore dei movimenti ambientalisti e similari.

In questo post parlerò delle mezze verità sulle auto ibride ovvero le auto che possono viaggiare sia alimentate ad elettricità che a benzina.

Premetto, per evitare i soliti commenti di contrapposizione basati sulla retorica e sulla ricerca della contraddizione, che non sono contrario alle auto elettriche ed alle auto ibride.

Lo conferma il fatto che da qualche anno il Comune di Limbiate disponde di auto ibride.

Fatta questa premessa che spero mi eviti commenti fatti di aria fritta, ribadisco che come sono favorevole alle auto ibride, sono contrario alle mezze verità.

E anche nel campo della promozione delle auto ibride, le mezze verità viaggiano più veloci delle macchine stesse.

Una notizia ANSA del 2 luglio 2008 (leggi qui) riporta una ricerca sulle autovetture più rispettose dell'ambiente.

Questa ricerca è stata preparata da Legambiente in collaborazione con L'Associazione Traffico e Ambiente Svizzera (!?!?!?).

Ovviamente (e giustamente) all'interno della ricerca l'emissione di CO2 è uno dei paramentri fondamentali con tanto di contorno di luoghi comuni e frasi di sano ambientalismo proletario ad effetto quali "il famoso Porsche Cayenne, il fuoristrada di lusso da 4.500 cc, viaggia in città a 22 litri di benzina per 100 Km ed emette oltre 350 grammi di CO2 a Km."

Risultato dell'indagine di Legambiente: le macchine più rispetto se dell'ambiente sono due macchine ibride:
- Honda Civic 1.3 Hybrid
- Toyota Prius 1.5 Hybrid

Ottimo!
Senza aspettare la ricerca di Legambiente anche Monsieur De Lapalisse (famoso per le affermazioni ovvie dette per l'appunto "lapalissiane") avrebbe affermato che un'auto ibrida quando circola è sicuramente poco inquinante.

Ma allora dov'è la mezza verità?
Che cosa non ci dice Legambiente?

Sul mensile "Espansione" è apparsa una valutazione sulle auto ibride che completa l'informazione parziale e mirata alla propaganda dell'ambientalismo che trova spazio nella ricerca di Legambiente.

Autore della valutazione è l'esperto americano Pablo Päster e nell'articolo apparso su "Il Giornale" (leggi qui) ci viene spiegato come "per costruire una auto ibrida, soprattutto per colpa dei 13 chilogrammi di nickel necessari per le batterie del propulsore elettrico, servono ben 28 milioni e mezzo di chilocalorie.

Considerato che un litro di benzina di chilocalorie ne vale 7500, sarebbe come se, ancora prima di arrivare al concessionario, per quanto riguarda l’ambiente e le emissioni, avesse già percorso qualcosa come 75mila chilometri.

E, se la vecchia macchina che abbiamo rottamato non beveva come una spugna, la nostra nuova auto elettrica dovrà percorrere 150mila chilometri prima di costituire un risparmio ambientale. "

Conclusioni con l'informazione corretta?

Benissimo incentivare l'auto ibrida perchè una volta circolante le emissioni sono estremamente ridotte.

Bene però non dimenticare che produrre un'auto ibrida non è un'ottima e sana pratica ambientale perche nel bilancio delle emissioni, l'auto ibrida non è così verde come si vuol far credere.

Tradotto nella pratica: a Limbiate l'auto ibrida che circola non è inquinante ma nel paese dove l'auto ibrida è stata prodotta le emissioni sono state molto superiori a quelle di una normale macchina a benzina.

E' così difficile dire la verità?
O è solo scomodo?