sabato 26 luglio 2008

BLOG ESTATE: DUE CHIACCHIERE A BORDO PISCINA

Siamo arrivati al 26 luglio e la mente ormai è orientata alle ferie e al relax.

Per questo motivo ritengo sia giusto sospendere i post per contribuire al riposo dei visitatori.

Ma voglio comunque lasciare aperto lo spazio

BLOG ESTATE

Nessun tema, interventi liberi tramite commenti su qualunque argomento.

Come seduti al tavolino al bordo della piscina in una serata d'estate.

Ci rivediamo a settembre e buone ferie!

venerdì 25 luglio 2008

VIA GRANDI: CI RIPROVIAMO

Abbiamo appena ripiantumato 6 nuove piante in via Grandi al Villaggio dei Giovi.

6 nuove piante che sono andate a sostituire il vuoto lasciato da altrettante piante messe a dimora precedentemente al termine dei lavori di riqualificazione di via Grandi con la realizzazione dei nuovi marciapiedi e la creazione di una pista ciclabile.

Il motivo della ripiantumazione, putroppo, è stato un mix di atti di vandalismo e di disattenzione di tanti automobilisti che, nonostante il divieto non hanno perso la brutta abitudine di sostare sulla pista ciclabile urtando, ogni volta, gli alberi.

Il risultato di questi comportamenti è stato la progressiva distruzione dei 6 alberi.
Ma abbiamo voluto insistere e, anzichè chiudere i buchi, abbiamo voluto ripiantumare perchè crediamo che questi tipi di alberi, tipicamente da arredo urbano, possono e devono contribuire alla riqualificazione e al miglioramento del nostro territorio.

A pochi metri da via Grandi si arriva infatti in via Curiel che rappresenta l'esempio di come l'impegno dell'amministrazione, quando trova la partecipazione attiva dei cittadini, produce risultati davvero sorprendenti.

In via Curiel gli alberi sono cresciuti e l'inziativa di alcuni residenti ha portato alla piantumazione di fiori coloratissimi intorno alle singole piante.
Ecco perchè in via Grandi abbiamo voluto rinnovare la scommessa e ci riproviamo piantumando nuovamente le piante distrutte dalla disattenzione e della indifferenza della gente.
Un paese cambia davvero totalmente se prima dell'amministrazione ci credono prima di tutto i cittadini.

Noi ci abbiamo creduto e ci crediamo ancora!

giovedì 24 luglio 2008

FINANZIARIA 2008: LE NOVITA'

"Il Giornale" ha riportato in modo sintetico e chiaro le novità della manovra economica del Governo Berlusconi: una manovra sicuramente di grande interesse sociale che mi sembra interessante pubblicare nei suoi contenuti innovativi:

Robin Hood Tax
Vengono tassati i profitti straordinari di banche, assicurazioni e petrolieri.
Parte del ricavato sarà utilizzato per finanziare spese sociali come, ad esempio, la "social card" con sconti per l'acquisto di alimentari e pagamento delle bollette

Lavoro e pensioni
Viene abolito il divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro

Piano anti assenteisti nella Pubblica Amministrazione
I dipendenti pubblici che presentano falsi certificati medici potranno essere licenziati.
Sanzioni anche per i medici compiacenti.

Piano casa
La manovra prevede un programma straordinario di vendite di immobili ex Iacp agli attuali inquilini.
con il ricavato gli ex istituti case popolari potranno finanziare la costruzione di appartamenti per famiglie e giovani coppie

Sanità
Vengono aboliti i ticket sulla diagnostica per il 2009.
Gli stipendi dei manager Asl e degli ospedali saranno decurtati se non verranno raggiunti gli obiettivi finanziari.
Potenziamento dei controlli sulle esenzioni da ticket e sulle prestazioni delle cliniche private convenzionate

Nucleare
L'autorità per l'energia sarà consulente del governo per la localizzazione e la realizzazione di impianti di produzione di energia nucleare.
La promozione della ricerca del nucleare pulito rientrerà tra gli obiettivi del Piano energetico nazionale che sarà pronto entro sei mesi

Finanza pubblica
La manovra prevede risparmi di spesa per 10,4 miliardi nel 2009, 17,2 miliardi nel 2010 e 31,2 miliardi nel 2011.
Circa la metà del risparmio riguarderà le amministrazioni central e circa un terzo gli enti perifierici.
Nel comparto sanitario i risparmi di spesa sono demandati alle Regioni

Sicurezza
Dal 1° gennaio 2010 tutti gli italiani esibiranno un documento di identità con fotografia e impronte digitali

mercoledì 23 luglio 2008

IL PECORARO E IL CINGHIALE

Leggendo il titolo del post verrebbe da pensare a una delle tante storie simpatiche e a lieto fine da raccontare ai bambini per accompagnarli verso sonni sereni.

Invece, purtroppo, quella che vi racconto non è frutto della fantasia ma è una delle tante vicende vere che nascono dall'ambientalismo senza senso.
E come tali senza alcun lieto fine.

Protagonista Alfonso Pecoraro Scanio il nostro ex Ministro per l'Ambiente, il verde famoso per la "politca dei NO" e per provvedimenti "illuminati" dal pensiero ambientalista.
E come tali inutili oltre che dannosi.

Il Pecoraro, pur condannato dagli elettori al meritato destino di anonimato politico, nei sui anni di Governo si è voluto preoccupare dei cinghiali, questi simpatici ungulati (mammiferi con gli zoccoli) che, secondo la visione del Pecoraro-pensiero, l'uomo cattivo caccia per soddisfare i propri piaceri di gola attraverso gustose pappardelle e fumanti brasati con la polenta.

"Ma io sono verde!" avrà esclamato Pecoraro "e allora faccio vedere io come l'ambientalismo punisce l'uomo per salvare il cinghiale!"

Risultato della determinazione pecoraresca è stata una legge di due estati fa che aumentava la zona di protezione speciale per i cinghiali e allo stesso tempo riduceva il periodo in cui ne è permessa la caccia.
Ad accogliere la legge non sono ovviamente mancati gli applausi e gli elogi del mondo delle associazioni ambientaliste e delle loro derivazioni animaliste arrivate addirittura a definire la legge di Pecoraro Scanio come "un segnale all'Europa"!!!

Agevolati da questa tutela ambientalista e animalista, i cinghiali hanno vissuto più tranquilli, si sono riprodotti in gran numero e hanno ricambiato Pecoraro Scanio del favore concesso.

Come?

Distruggendo le colture e le piantagioni di oltre settanta Comuni in Umbria, Abruzzo e Marche oltre che di parte del Lazio.
Ettari di campi di mais e patate letteralmente devastati dai cinghiali!
Il lavoro dei contadini distrutto e il loro guadagno andato in fumo.

I danni?

Solo nel Viterbese tra il 2006 e il 2007 sono stati stimati danni per oltre un milione di Euro e questa emergenza ha obbligato la Regione Lazio a risarcire gli agricoltori stanziando 400.000 Euro per riparare almeno una parte dei danni del Pecoraro.
Ma se consideriamo anche tutti i comuni di Umbria, Abruzzo e Marche, i cinghiali di Pecoraro hanno procurato danni per svariati milioni di Euro.

Adesso Coldiretti e Confederazione Nazionale Agricoltori sono sul piede di guerra e chiedono di porre rimedio a quella che per l'economia di tanti piccoli paesi e di tante famiglie di contadini è diventata una vera e propria emergenza.
E ancora una volta soldi pubblici saranno necessari per porre rimedio ai danni dell'ambientalismo.

Siete ancora increduli?

Allora pensate che nella legge di Pecoraro Scanio, oltre alla tutela del riposo e della riproduzione del cinghiale, è previsto che il contadino che si permette di allontanare con la luce di una torcia (e sottolineo con la luce di una torcia e non a fucilate!!!) i cinghiali che di notte devastano il suo raccolto, viene punito con 102 Euro di multa!

martedì 22 luglio 2008

E SE EOLO NON SBUFFA?

Enel ha annunciato la realizzazione di un parco eolico a Gela, in Sicilia; un parco off-shore come usano definire questi parchi eolici realizzati direttamente nell'acqua.
A tre miglia dalla costa del Golfo di Gela saranno infatti “piantati” nel mare 115 pali eolici: 115 torri alte oltre 100 metri con pale del diametro di 115 metri.

Un pugno nell’occhio e nello stomaco.

Ma perché tutto questo?

Perché con questo parco eolico si vogliono produrre 1.150 chilowattora di energia elettrica "pulita" e coprire il fabbisogno di 390mila famiglie della zona.

Inevitabile, nelle parole dell’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, un accenno alla collaborazione con le associazioni "amiche dell’ambiente”.
Ormai citare il parere favorevole degli ambientalisti è un "must"!

Nessun accenno dall'amministratore delegato invece sull’accordo che mi auguro Enel abbia sottoscritto con Eolo.
Si, parlo proprio di Eolo, il dio dei venti!

Perché, parliamoci chiaro, se non sbuffa Eolo, se non c'è vento o anche se il vento c'è ma non arriva a 4 metri al secondo, le 115 pale dell'impianto eolico di Gela rimangono ferme e le 390mila famiglie continueranno a ricevere l’energia elettrica solo grazie alle fonti tradizionali.

Ma questo non lo dice nessuno!

Perché il vero limite dell’eolico è proprio l’impossibilità di garantire la costanza e la continuità della fornitura di energia elettrica.
Perché è impossibile garantire la costanza e la continuità del vento.
E quando non girano le pale eoliche perché il dio dei venti dorme o ha la tosse, se non ci fossero le centrali tradizionali (che per gli ambientalisti sono quelle brutte e cattive che inquinano e non rispettano il Protocollo di Kyoto), le 390mila famiglie di Gela e comuni limitrofi rimarrebbero al buio!

Vi ricordate il black-out che ha colpito mezza Europa (Italia compresa) il 4 novembre 2004?
La causa è stata l’improvviso fabbisogno di energia elettrica in Germania dovuto all’assenza di vento che ha azzerato la produzione energetica eolica obbligando i tedeschi a bloccare le esportazioni di energia elettrica per sostituire il buco energetico dell'eolico.

Ma aldilà dei limiti che rendono la natura il primo giudice che condanna l'eolico, per capire gli altri limiti della tecnologia voglio sottoporvi alcuni dati presentati dal Prof. Franco Battaglia e dal Prof. Renato Angelo Ricci nel libro "Verdi fuori, rossi dentro".

Vediamo il confronto tra le varie fonti energetiche (rinnovabili e non) analizzando sia l'impatto ambientale che i costi dell'energia prodotta nell'ipotesi di costruzione di un impianto elettrico da 1.000 MWe (ovvero una centrale in grado di coprire il fabbisogno energetico di 1.000.000 abitanti):

Tipo impianto

area occupata

costo impianto

costo energia

Nucleare

15 ha

1.450 $/KWe

3 €cent/KWh

Carbone

30 ha

1.770 $/KWe

4 €cent/KWh

Olio combustibile

20 ha

1.500 $/KWe

7 €cent/KWh

Gas

12 ha

1.200 $/KWe

6 €cent/KWh

Fotovoltaico

200 ha

7.200 $/KWe

55 €cent/KWh

Eolico

12.500 ha

2.400 $/KWe

11 €cent/KWh

Se guardiamo l'impatto ambientale la differenza è davvero notevole e per certi versi clamorosa.

Ma diventa ancora più evidente se i numeri vengono presentati con ancora più semplicità: per dare energia elettrica a quasi tutta la città di Milano occorre un'area pari a:
- 17 campi da calcio se usiamo impianti a gas
- 21 campi da calcio se usiamo impianti nucleari
- 28 campi da calcio se usiamo impianti a olio combustibile
- 42 campi da calcio se usiamo impianti a carbone
- 280 campi da calcio se usiamo impianti fotovoltaici
- 17.507 campi da calcio oppure 10 volte la superficie di tutta Limbiate se usiamo impianti eolici.

Praticamente 10 volte il territorio del Comune di Limbiate riempito di pale fotovoltaiche per dare energia elettrica solo a quasi tutta la città di Milano!!!

E ovviamente sempre sperando che le previsioni del tempo annuncino vento!

Anche analizzando i costi, sia dell'impianto che dell'energia prodotta, le considerazioni non cambiano.
E' bene dire che è possibile trovare valori e stime che riportano costi dell'eolico molto più bassi rispetto a quello che appare in tabella.
Ma si tratta di valutazioni che lasciano il tempo che trovano perché non considerano che un impianto eolico produce energia mediamente 1.700/1.800 ore all'anno (proprio per l'assenza di vento) mentre gli impianti nucleari, a gas, a carbone e a olio combustibile hanno una attività continua 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno per un totale di oltre 8.000 ore all'anno di produzione.

Questi sono i limiti dell'eolico.
E non sono limiti da poco, sono limiti sostanziali.

E in un periodo di grave crisi energetica, in un periodo in cui le bollette dell'elettricità delle famiglie aumentano mese dopo mese, dove accendere la luce sta ormai diventando un lusso, è doveroso che nello studiare un programma energetico nazionale si valutino con attenzione questi dati.

Perché non basta riempirsi la bocca con "energia pulita", "fonti rinnovabili" e altri bei proclami; bisogna trovare una soluzione seria e sostenibile.

E non a caso il Ministro Scajola ha ripreso a parlare di nucleare.
E non a caso gli ambientalisti si sono opposti al nucleare con il sole e con il vento, con il fotovoltaico e con l'eolico.

Ma l'eolico, come abbiamo visto, non è la soluzione.
E non è neanche un buon affare.

Anzi per qualcuno è un grandissimo affare: ma purtroppo sono i produttori degli impianti eolici che, grazie al gran clamore ambientalista e alle conseguenti richieste di parchi eolici, hanno potuto aumentare il costo degli impianti del 40% in due anni!

Loro sì che hanno il vento in poppa!

CONSIGLIO COMUNALE - MERCOLEDI' 23 LUGLIO - ORE 20,30

Ultima seduta del Consiglio comunale prima delle ferie estive.
Vi ricordo che tutte le sedute del Consiglio comunale sono aperte al pubblico.


ORDINE DEL GIORNO
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Comunicazioni
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Piano di Recupero di iniziativa privata sull'area sita tra le vie Sanzio e Segantini in frazione Pinzano, presentato dalla Società Stile Costruzioni s.r.l. di Varedo, con contestuale variante al P.R.G. vigente, ai sensi della L.R. n. 23/1997 e LR. 12/2005 e s.m.i. - Approvazione in via definitiva.
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Regolamento comunale di Polizia Mortuaria e di posa monumenti funebri presso i Cimiteri comunali. Approvazione modifiche ed integrazioni.

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Sdemanializzazione di un tratto di strada comunale.
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Approvazione convenzione per la gestione del Centro Anziani sovracomunale in località Villaggio Brollo - Solaro.
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Seguono interpellanze e mozioni
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lunedì 21 luglio 2008

QUANDO L'AMBIENTALISMO FA GIRARE LE PALE

In occasione dell'approvazione di un Programma Integrato di Intervento sull'area di via Belluno, il Circolo Legambiente di Limbiate sì è opposto chiedendo di annullare la scelta urbanistica perchè le case avrebbero disturbato sia "la sosta dell'avifauna durante le migrazioni" che "il rifornimento di cibo per gli Aironi cenerini".

Siccome mi sembra una obiezione davvero pretestuosa, permettetemi di parlare un attimo di eolico ovvero di quei bruttissimi pali alti circa cento metri con attaccate 3 pale del diametro di circa cento metri che producono energia sfruttando il vento.

Penso che ogni tanto vi sia capitato di vederne qualcuno disperso nelle campagne come tristi e malinconici mulini a vento moderni in attesa di un soffio di vento per poter iniziare la loro giornata.

In uno studio realizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano, dal titolo "Indagine bibliografica sull'impatto dei parchi eolici sull'avifauna" sono riportate queste conclusioni:

"Il pericolo di collisioni con aereogeneratori è reale e, potenzialmente, un fattore limitante per la conservazione di popolazioni ornitiche.
Gli uccelli più colpiti sembrano essere in assoluto i rapaci (Erickson stima, per la California, in più di 400 il numero di rapaci morti ogni anno in seguito a collisioni con aereogeneratori), anche se tutti gli uccelli di grandi dimensioni, ad esempio cicogne e aironi, sono potenzialmente ad alto rischio; seguono poi i passeriformi e le anatre, in particolare durante il periodo di migrazione. Per quanto riguarda i limicoli, i pochi dati a disposizione non permettono di formulare considerazioni certe, tuttavia rilevamenti sulle tipologie di volo, indicano anche per questi un rischio collisione piuttosto alto. Si fa notare per inciso che numerose collisioni vengono registrate anche per i pipistrelli, in particolare per le specie forestali.
Oltre al pericolo derivante dalla collisione diretta, ci sono altri tipi di impatto che occorre considerare, prima fra tutte la perdita di habitat. La diminuzione degli spazi ambientali è una delle cause maggiori della scomparsa e della rarefazione di molte specie.
Il disturbo provocato dalle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, vengono indicati da molti autori, come una delle cause principali dell’abbandono di queste aree da parte degli uccelli, in particolare per le specie che nidificano a terra o negli arbusti.
Questo è particolarmente rilevante sia per i rapaci che per i passeriformi."

Anche Stefano Allavena, Dirigente Corpo Forestale dello Stato, nel suo intervento "Impatto delle centrali eoliche sugli animali" ha scritto:

"Inoltre è ampiamente e scientificamente dimostrato, da numerosi studi, come gli impianti eolici producano seri effetti negativi sulle biocenosi e in particolare sugli uccelli e sui chirotteri.
Tali effetti consistono essenzialmente in due tipologie d’intervento:
-diretto, dovuto alla collisione degli animali con parti dell’impianto, in particolare il rotore;
-indiretto, dovuto all’aumento del disturbo antropico con conseguente allontanamento e/o scomparsa degli individui, modificazione di ambienti (aree di riproduzione e di alimentazione), frammentazione degli habitat e delle popolazioni, ecc..
Entrambi gli effetti riguardano un ampio spettro di specie, dai piccoli passeriformi ai grandi veleggiatori (cicogne, rapaci, aironi, ecc.), ai chirotteri, agli invertebrati, ecc.. In molti casi le specie più esposte agli effetti negativi causati dagli impianti eolici, risultano già minacciate da altri fattori derivanti dalle attività dell’uomo. È evidente che la misurazione della mortalità dà valori molto approssimati per difetto. Infatti molte carcasse non vengono ritrovate in quanto possono essere spostate e divorate da altri animali quali topi, volpi o cani randagi."

Leggendo queste considerazioni c'è davvero da preoccuparsi per la richiesta degli ambientalisti di aumentare i parchi eolici alla ricerca dell'energia dal vento.

Ma viene anche da chiedersi se contrastare la costruzione di una casa di tre piani per evitare danni all'avifauna sia vero interesse per l'ambiente o politica fatta nascondendosi dietro le suggestioni dell'ambiente?

Per togliere questo dubbio malizioso sarebbe bello ricevere da Legambiente di Limbiate una posizione altrettanto preoccupata contro l'energia eolica responsabile della morte di tanti uccelli ogni anno ma anche dell'alterazione dei loro comportamenti migratori e finalizzati alla ricerca del cibo.

Attendo...

sabato 19 luglio 2008

CONTRO IL COMUNE MODO DI PENSARE

Come promesso nel post ""No Cav Day" con gli occhi delle donne", ho recuperato il testo della mozione di solidarietà a Mara Carfagna approvata l'11 luglio scorso con la pressoché totale unanimità del Consiglio comunale di Limbiate (non è stata votata solo dal Consigliere comunale dell'Italia dei Valori).

Preso atto

del contenuto dell’intervento della Signora Sabina Guzzanti in occasione della manifestazione di piazza denominata “No Cav Day” tenutasi a Roma lo scorso 8 luglio e ampiamente diffuso dalla televisione e dalla stampa.

Ritenendo

che l’intervento della Signora Guzzanti ha offeso pesantemente il Ministro della Repubblica con delega alle Pari Opportunità Dottoressa Mara Carfagna andando a colpire sia la sua figura istituzionale che quella di donna;

che il comune modo di pensare non riconosca e non ammetta le capacità, le virtù, l’intraprendenza, la fatica delle donne riducendo spesso anche i successi con fatica raggiunti all’umiliante e semplicistico rapporto tra risultato ottenuto e comportamenti sessuali della donna;

che sia necessario che la nostra società riconosca il ruolo delle donne anche attraverso i successi raggiunti nel mondo del lavoro, della politica e di qualunque altra forma di espressione delle capacità delle donne.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIMBIATE

Esprime

la propria solidarietà al Ministro per le Pari Opportunità Dottoressa Mara Carfagna per l’attacco ricevuto in occasione del “No Cav Day” dell’8 luglio scorso e La invita a proseguire con determinazione nel lavoro necessario per il raggiungimento dell’effettiva parità delle donne anche attraverso il riconoscimento del ruolo che hanno saputo conquistare nella società.

venerdì 18 luglio 2008

PARTE UN'ALTRA RUBRICA DI "LIMBIATE POLITICA": "BLOG UTILE"

Il blog sta crescendo giorno dopo giorno.

Analizzando le statistiche del blog posso dire che le visite sono in costante aumento ma, cosa che mi fa davvero piacere, ogni giorno aumenta il numero di nuovi visitatori.

Per questo motivo aumenta il mio desiderio di offrire sempre di più attraverso "Limbiate Politica", fornendo anche delle informazioni che possano risultare utili per i visitatori.

Con queste premesse, dopo l'esordio ieri mattina della rubrica "Blog aperto" con le interviste alle figure istituzionali e sociali di Limbiate, parte oggi la rubrica "Blog utile" che conterrà informazioni che, curiosando nella rete o nell'amministrazione, troverò interessanti o utili.

Continuate a seguirmi!



Dalla Regione Lombardia: fondo sostegno affitti per le famiglie in difficoltà
Da martedì 15 luglio fino a venerdì 31 ottobre, presso gli appositi "Sportelli affitti" e presso i Caaf, sarà possibile chiedere il contributo che la Giunta regionale destina alle famiglie che faticano a pagare il proprio canone di locazione.

A disposizione ci sono circa 52 milioni di euro (14,5 dei quali di diretta provenienza regionale) che saranno erogati agli affittuari a seconda della loro reale situazione economica calcolata con il metodo Isee/fsa

Per ulteriori informazioni, per accedere direttamente al bando e alla modulistica necessaria. cliccate qui


Dal Comune di Limbiate: orari estivi degli sportelli
Da lunedì 4 agosto fino a sabato 30 agosto, gli sportelli del Comune di Limbiate osserveranno l'orario estivo come di seguito indicato:

da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30

Vengono praticamente sospese le aperture pomeridiane del lunedì e del mercoledì così come quella del sabato mattina dell'Ufficio anagrafe, stato civile ed elettorale.

Da lunedì 1 settembre gli orari torneranno ad essere quelli abituali.

LA DISPERAZIONE UMANA O LA SERENITA' SCONOSCIUTA?

Su "Il Corriere" di mercoledì 16 luglio è apparsa una lettera al direttore a firma Adriano Celentano sul caso Eluana Englaro.

Pur non essendo un estimatore di Adriano Celentano, le sue parole mi hanno saputo colpire e provocare.

Per questo motivo ho deciso di pubblicarle sul blog senza alcun commento.


"Caro Direttore,
certo non è difficile immaginare il grande disagio del padre di Eluana e il dolore che, giorno dopo giorno, ha potuto devastare il suo cuore nel vedere una figlia in quello stato. Dopo sette anni di dure battaglie per liberarla dalla morte, rassegnato all'impotenza, soprattutto da parte della scienza, la disperazione lo porta a iniziare una nuova battaglia, ma stavolta non contro la morte. Contro la vita. Quella vita che senza alcuna pietà tiene imprigionata la sua amata Eluana da 16 anni. Quella vita che non vuole cessare, ma che poco per volta fa morire di dolore chi gli sta intorno. Ed è proprio questo dolore così grande, troppo grande, che spinge il padre di Eluana a combattere perché qualcuno lo aiuti a liberare la figlia. Quella figlia che in un lontano giorno gli strappò una promessa: quella di interrompere ogni trattamento di sostegno, nel caso si fosse trovata nella situazione in cui, purtroppo ancora oggi, giace dopo 16 anni.

Una battaglia quella di Beppino Englaro che racchiude una contraddizione spaventosa, ma al tempo stesso, forse, il più grande gesto d'amore che un padre possa fare per una figlia. È chiaro che, per quanto mi riguarda, essendo un credente, nel senso che do per scontato che il nostro, qui sulla terra, nel bene e nel male, non sia che un misero microscopico passaggio in confronto a quella che sarà la vera Vita! Quella vita che Dio ci ha preservato nell'eterna Bellezza. E se poi penso alle parole di Gesù quando disse che «l'uomo non è padrone neanche di uno solo dei capelli che porta in testa», non posso che essere d'accordo con chi la difende, la vita.

Ammiro quindi Giuliano Ferrara per le sue battaglie a favore della vita e spero, pur comprendendo il suo stato d'animo, signor Englaro, che le bottiglie d'acqua in piazza del Duomo aumentino. Aumentino per far aumentare il dubbio. Il dubbio in coloro che credono di non avere dubbi e quindi di scartare a priori la possibilità di un'altra vita oltre quella terrena. Una vita diversa dove non ci sono bugie e incidenti ma solo gioco e Amore. Quell'amore che la sua amata figlia non ha fatto in tempo a conoscere. E qui, solo per un attimo, vorrei mettermi nei panni di chi non crede ed è amareggiato per la triste sorte di una figlia. Così mi chiedo se qualche volta, specie in casi come questi, a uno che non crede possa venire il dubbio, che magari potrebbe esserci davvero un qualcosa che va oltre l'aridità di questo attimo fuggente trascorso sulla terra.

E allora, come padre, mi domando: forse Eluana vuol dirmi di non prendere in considerazione ciò che mi chiese in un momento di spensierata giovinezza?... Forse nei luoghi dove si trova ora non soffre e magari già intravede le meraviglie del cielo?... E se, contrariamente all'apparenza, si trovasse invece in uno stato di grande serenità, in attesa del trionfale ingresso nella vita celeste? O forse, chissà, di un ritorno a questa, di vita?... E poi ancora, la cosa che più di tutti mi domanderei: e se fossi proprio io a rattristare il suo animo, per il gesto che suo padre sta per compiere?... Certo mi rendo conto che è facile parlare per chi è al di fuori della tragedia, e io mi scuso per questo, signor Englaro. Ma la mia vuole essere in qualche modo una parola di aiuto, per chi si trovasse nella sua situazione. A volte i miracoli succedono proprio quando meno te l'aspetti. Forse Eluana ha bisogno della conversione di suo padre per far sì che la sua dipartita da questo mondo avvenga in modo spontaneo e senza alcuna interruzione. O addirittura che si svegli. Si dice che la fede è un dono. Perché solo attraverso la fede succedono le cose più grandiose, e io dirò una preghiera per lei.

Adriano Celentano"

giovedì 17 luglio 2008

"BLOG APERTO": OSPITE L'ASSESSORE GIUSEPPE "PEPE'" BOVA

Il mio blog vuole essere uno spazio davvero aperto a tutti: per questo motivo cercherò di ospitare nel mio spazio anche persone che, nelle istituzioni o nella società, possono portare il loro contributo al pluralismo dell'informazione ed aiutare a capire meglio cosa succede sul nostro territorio.

Per l'esordio di questo spazio del blog, che ho voluto chiamare "blog aperto", ho scelto l'Assessore agli Eventi e Attività Commerciali Giuseppe Bova, conosciuto anche come "Pepè", per tracciare insieme a lui un primo bilancio delle attività di "E...State a Limbiate!".

Le regole di "blog aperto"?
5 domande e 5 risposte senza possibilità di commento da parte dei visitatori (solo perché l'intervistato non avrebbe la possibilità di rispondere ai commenti).

"BLOG APERTO" ALL'ASSESSORE GIUSEPPE "PEPE'" BOVA


Ciao Pepè e benvenuto in "Blog aperto"! Dopo un mese di iniziative nelle diverse piazze e nei diversi quartieri qual'è il tuo primo bilancio personale di "E...State a Limbiate!"?
"Sicuramente positivo. Sono estremamente soddisfatto anche perché tutte il programma ha riscontrato il parere favorevole sia dei commercianti ai quali erano destinate le iniziative del mese di giugno, sia dei cittadini che hanno risposto numerosamente ai diversi appuntamenti. Unico rammarico il concerto di Fausto Leali che è stato annullato per il maltempo. E' stato un vero peccato perché, pur con le previsioni del tempo che non promettevano niente di buono, la gente aveva risposto davvero bene."

Non sono ovviamente venute a mancare le polemiche sulla scelta dei personaggi del Grande Fratello e dell'Isola dei Famosi. Cosa rispondi?
"Naturalmente le polemiche ci saranno sempre. Da parte mia quando ritengo che le polemiche sono fondate e motivate ho sempre dato la mia massima attenzione per migliorare. Quando invece le ritengo strumentali come in questo caso, preferisco andare avanti: a me interessa quello che pensa la gente. E il richiamo che questi personaggi hanno avuto mi fa dire che la gente ha apprezzato tutte le proposte, anche quelle con la loro presenza. Il fatto stesso che la Protezione Civile o i Vigili abbiano dovuto frenare tante volte l'entusiasmo della gente che voleva un autografo o una foto con Alessia Fabiani, con Ludmilla Radchenko, con Giuseppe Laricchia o con "il Cumenda", dimostra come i limbiatesi siano venuti in piazza anche per la loro presenza. Voglio però ricordare che personaggi di questa importanza sono sempre venuti a Limbiate sia a scopo benefico che durante le iniziative estive degli scorsi anni. E mai polemiche. Anzi ho avuto richieste per avere la loro presenza anche per altre iniziative sul territorio non organizzate dal Comune. Comunque sono ormai abituato alla polemica sterile: un anno è per la risottata, quest'anno è per "il Cumenda". Vedremo l'anno prossimo cosa sceglieranno. Intanto alle polemiche abbiamo risposto dando la possibilità a circa 100 ragazzi di Limbiate di esibirsi sul palco di Piazza Tobagi con l'iniziativa "Limbiate Talent Show". E come dimenticare "Summer Live" che ha visto la partecipazione di tante band locali offrendo ai ragazzi l'opportunità di una grossa vetrina."

Ma alla fine, quanto è costato portare in piazza "il Cumenda", la Fabiani, la Radchenko e Laricchia?
"Non abbiamo acquistato la presenza di un singolo artista: sono eventi che si comprano "a pacchetto". Posso però dire che, nell'organizzare tutto il programma di giugno, luglio, agosto e settembre, abbiamo speso in totale poco più di 50.000 Euro. 50.000 Euro per quattro mesi intensi di appuntamenti ed iniziative. Se fai la media vedi che, per ogni evento di "E...state a Limbiate!" abbiamo speso davvero poco. Mi sembra giusto ricordare invece che, prima dell'elezione del Sindaco Romeo, si spendeva parecchio per iniziative simili ma che, purtroppo, nessuno ricorda. Probabilmente perché non sapevano soddisfare i bisogni e i gusti della gente."

Nel tuo secondo mandato oltre agli "eventi" hai ricevuto dal Sindaco anche la delega alle "attività commerciali". Nell'estate limbiatese sei subito riuscito ad unire sia gli eventi che il commercio con alcune serate in cui i negozi di Limbiate hanno ricevuto visibilità. E' solo l'inizio?
"E' solo l'inizio di un grande programma che sicuramente sarà sviluppato in modo energico già da settembre con la sfilata "Limbiate Vende Moda" in cui i protagonisti saranno proprio i nostri commercianti. In questo mandato voglio valorizzare la piccola attività commerciale facendola conoscere in modo diretto, anche attraverso serate e iniziative popolari. Nei 50.000 Euro spesi per tutto il programma di "E...State a Limbiate!" di cui ti parlavo prima, sono compresi anche i costi sostenuti per le tre serate della festa dello "sbaracco" per fare in modo che i commercianti abbiano potuto parteciparvi gratuitamente."

E in questo momento a quali progetti stai lavorando per il futuro?
"Sono tanti gli appuntamenti che ci attendono: dalle iniziative di piazza di agosto e settembre, all'Expo Brianza, fino al programma di iniziative alle quali sto già lavorando per le festività di Natale. Quest'anno però voglio fare in modo, insieme alle Parrocchie di Limbiate, di trasformare la festa patronale del 6 ottobre in una grande festa, con la partecipazione della gente in modo da iniziare una tradizione di "festa del paese" che è presente in tantissimi comuni ma che a Limbiate è sempre mancata."

Una bella sfida!
Grazie "Pepè" Bova e buon lavoro!

mercoledì 16 luglio 2008

NON E' PIU' LO STESSO FILM!

Venerdì il Consiglio dei Ministri torna a riunirsi a Napoli e, secondo le previsioni, il Presidente Berlusconi dovrebbe annunciare il superamento definitivo dell'emergenza rifiuti.

Un impegno assunto dal Presidente del Consiglio subito dopo la vittoria elettorale e mantenuto in tempi davvero brevi.

La città di Napoli è stata definitivamente pulita e le immagini sopra riportare tratte dal sito de "Il Corriere" non ammettono dubbi attraverso il confronto fotografico tra il "prima" e il "dopo" (anche politico...).

E' stato svolto un grosso lavoro organizzativo coordinato da Guido Bertolaso, finalmente libero di poter lavorare senza interferenze di partiti e ambientalisti. e i risultati sono stati davvero importanti.

Pensate che solo negli ultimi 5 giorni sono stati eliminate 2.000 tonnellate di rifiuti di cui 1.000 trasportate con treni per l'incenerimento in Germania e 1.000 trasportate in discariche private nel Sud Italia in località mantenute segrete per evitare le tradizionali proteste degli abitanti.

Giusto per darvi un ordine di grandezza, il Comune di Limbiate produce poco più di 15.000 tonnellate di rifiuti all'anno.
Praticamente in cinque giorni il Governo ha saputo eliminare da Napoli i rifiuti prodotti a Limbiate in due mesi!

Si tratta adesso di proseguire dotando la zona di idonee strutture per lo stoccaggio, il recupero e il trattamento dei rifiuti in modo che l'emergenza superata sono si ripeta.

Ma anche da questo punto di vista le notizie sono sicuramente buone visto che le discariche di Savignano Irpino e di Sant'Arcangelo Trimonte sono operative e si sono aggiunte a quella di Ferrandelle e agli impianti di tritovagliatura di Santa Maria Capua Vetere, Giugliano, Caivano e Casalduni.
Ancora da riavviare invece gli impianti di Tufino, Pianodardine e Battipaglia.

C'è poco da fare: senza Prodi, Pecoraro Scanio, senza rossi e senza verdi, le cose cambiano e in pochissimo tempo.

Il film non è più lo stesso!

Avanti Presidente!

LA PORTA E' APERTA!


Avete qualche argomento che vi piacerebbe venisse trattato nel blog "Limbiate Politica"?

Avete un'idea da proporre ai visitatori o un opinione da confrontare con la loro?

Avete qualche post o qualche intervento che vorreste vedere pubblicato?

Per mandare testi, immagini, suggerimenti, proposte, idee, critiche o qualsiasi altro contributo scrivete a luca@lucamestrone.it

Il post di domani potrebbe essere il tuo!

martedì 15 luglio 2008

L'ALBA DEI MORTI VIVENTI

Requiem?

Questa mattina, più per consuetudine che per desiderio, sono entrato nel fu blog dell'"uomo delle K".

Fatti i debiti scongiuri... sono uscito senza lasciare alcun commento.

Durante la giornata mi sono però pentito di questa mia mancanza di tatto: in fondo l'ammissione di un errore è sempre pratica apprezzabile e l'aver seppelito simbolicamente sotto tre metri di terra sette mesi di errori, meritavano da parte mia un riconoscimento e un commento.

Pochi minuti fa sono quindi rientrato nel blog "Limbite Politik" con tutte le buone intenzioni di rendere un breve omaggio alla fine dei tormenti personali dell'"uomo delle K" e alla fine di una esperienza assulutamente inutile.

Senza alcuna sorpresa (la scontatezza del "K2" l'avevo abbondantemente pronosticata ieri), mi sono trovato davanti ad un morto vivente che esce dalle viscere della terra, dopo poche ore, per riporporsi con una finta nuova freschezza e una studiata nuova simpatia.

Dopo il funerale di ieri, la voglia di un bis oggi è stata tanta e naturale.

Ma va bene così.
Questa è la serietà delle persone e ognuno la giudicherà come ritiene.

Dal "blog delle K" alle elezioni comunali 2011 è la nuova missione.
Da un funerale mediatico ad uno politico...

E con questi presupposti l"uomo delle K" poche ore dopo la sepoltura riemerge dalla terra senza però trovarla neanche inumidita dalle lacrime del funerale appena celebrato.

Mi torna in mente una canzone di Jannacci:
"si potrebbe andare tutti quanti al tuo funerale
per vedere se la gente poi piange davvero
e capire che per tutti è una cosa normale
e vedere di nascosto l'effetto che fa"

Ed è stata davvero una cosa normale.
Stavolta non hanno pianto neanche le suore.
5 commenti (o fiori) lasciati in 20 ore nonostante quasi 70 visite sono la dimostrazione dell'inutilità del blog e delle facilità con la quale le persone l'hanno immediatamente seppellito nel cimitero della memoria.

Questa è la vera morte di un blog e del suo autore.
Requiem.

RECENSIONE: "STIAMO FRESCHI" DI BJORN LOMBORG

Visti i miei precedenti post sul riscaldamento globale, volevo aggiungere un interessante contributo segnalandovi l'ultimo libro di Bjorn Lomborg, edito da Mondadori ed appena uscito nelle librerie dal titolo "Stiamo freschi - Perchè non dobbiamo preoccuparci troppo del riscaldamento globale" che mi sono davvero divorato in pochi giorni.

L'autore del libro, Bjorn Lomborg, è un ex ambientalista, membro di Greenpeace, uomo di sinistra, professore associato di statistica al Dipartimento di scienze politiche dell'Università di Aarhus in Danimarca, opinionista per il "New York Times", il "Wall Street Journal" e l'"Economist".

Lomborg ha abbandonato Greenpeace e il mondo dell'ambientalismo dopo aver svolto delle approfondite ricerche scientifiche che gli hanno dimostrato come la realtà era totalmente diversa dalle teorie che, per lungo tempo, erano state la base delle sue battaglie ecologiste.

Il risultato di questo suo lavoro di approfondimento è stato pubblicato nel 2003 in un libro davvero voluminoso, "L'ambientalista scettico" dove attraverso 3.000 note e una bibliografia di oltre 1.800 titoli, ha voluto dare una valutazione corretta su tematiche ambientali diffuse o, meglio, su quella infinita serie di credenze pseudo-scientifiche che gli ambientalisti diffondono facendo leva sulle paure popolari: sovrappopolazione, esaurimento delle risorse naturali, biodiversità, inquinamento, effetto sera, ecc.

Il nuovo libro di Lomborg, "Stiamo freschi" tratta invece esclusivamento il tema del global warming, il riscaldamento globale entrando nel campo scientifico, economico e politico, sempre attraverso una bibliografia incredibilmente ampia per referenziare e qualificare le sue affermazioni.

Un libro davvero interessante che si conclude con queste parole che mi hanno fatto riflettere:

"Quando spendiamo 5 dollari per compensare l'emissione di una tonnellata di anidride carbonica facciamo qualcosa di buono (probabilmente generando un beneficio sociale di circa 2 dollari). Ma gli stessi 5 dollari donati a un'altra organizzazione avrebbero potuto produrre un beneficio sociale del valore di 200 dollari se fossero stati usati per la prevenzione dell'HIV/AIDS o di 150 dollari se usati contro la denutrizione. Vorrei che fosse ritenuto naturale preferire benefici del valore di 200 dollari invece che di 2.
...
Spero che potremo guardare negli occhi le nuove generazioni e dire loro che non abbiamo fatto solo ciò che ci sembrava utile in base alle mode del momento, ma che abbiamo migliorato a fondo il mondo grazie a strategie semplici, sperimentate e sensate, non abbiamo fatto solo qualcosa che ci faceva sentire bene, ma qualcosa che faceva davvero bene."

lunedì 14 luglio 2008

KIUSO

Oggi, 14 luglio, alle ore 24.00 chiuderà per sempre “Limbiate Politik”, il blog dell’”uomo delle K”.

In un laconico messaggio ci viene spiegato che il blog chiuderà “per noia”.

Non voglio fare il sentimentale: non ho mai concepito né condiviso la logica di quel blog per cui non darò a “Limbiate Politik” il valore postumo tipico della retorica con cui, alla morte di un mediocre imbrattatele, ci si affanna a definirlo un artista.

La notizia mi ha lasciato sostanzialmente indifferente così come mi hanno sempre lasciato sostanzialmente indifferente i post pubblicati in quel blog.

Quello che invece mi viene da dire è che spero che la morte di “Limbiate Politik” coincida con la "rinascita politica" di Michelangelo Campisi che conosco politicamente ormai da anni e del quale, nel suo blog, vedevo una inutile e scialba versione “kattiva” che sviliva prima di tutto la sua intelligenza politica e le sue capacità che, tante volte, pur da schieramenti politici opposti, avevo sinceramente apprezzato.

Per questo motivo saluto “Limbiate Politik” come la fine di quella contrapposizione debole basata sulla cattiveria, sul sospetto, sullo scandaletto fine a se stesso.

Ma, allo stesso tempo, spero di salutare al più presto il ritorno di Michelangelo Campisi al suo ruolo di astuto e preparato oppositore di questa maggioranza e, come tale, in grado di essere da stimolo a fare sempre meglio per il bene di Limbiate.

Con queste premesse metto da subito a sua disposizione il mio blog “Limbiate Politica” per ospitare suoi contributi (e contribuiti dei suoi abituali visitatori) anche critici e duri, purché davvero mirati all’interesse dei cittadini di Limbiate.

Perché questa è la logica con la quale ho aperto il blog.

E questa logica non può portare alla noia perché è la mia passione e il mio impegno di ogni giorno da sette anni a questa parte.

AdieuLimbiate Politik”.

sabato 12 luglio 2008

"NO CAV DAY" CON GLI OCCHI DELLE DONNE

Durante il Consiglio comunale di ieri sera, sono rimasto piacevolmente colpito da un "fuori programma".

In apertura dei lavori che dovevano portare a termine l'ordine del giorno del Consiglio comunale del 2 luglio, ha chiesto di poter intervenire Zaira Orsetti, Consigliere comunale della Lista Civica "Sì Per Limbiate Romeo Sindaco" per commentare i fatti e i contenuti della manifestazione di Roma "No Cav Day" di martedì scorso.

Ma il suo intervento, pur partendo da una sottolineatura circa il mancato rispetto verso il Papa, il Presidente della Repubblica e il Ministro per le Pari Opportunità, ha preso subito un taglio nuovo e diverso andando ad analizzare i fatti del "No Cav Day" visti con l'occhio femminile.

Zaira Orsetti, infatti, ha precisato di intervenire principalmente come Commissario della Commissione Pari Opportunità ed è quindi entrata nel merito delle parole di Sabina Guzzanti verso il Ministro Carfagna valutandole non dal punto di vista politico ma come la preoccupante conferma di una diffusa logica comune di valutazione dei successi raggiunti dalle donne nel mondo del lavoro e della politica come naturale conseguenza di comportamenti sessuali "facili".

L'intervento si è concluso con due proposte: l'organizzazione di un convegno per approfondire il ruolo della donna nel mondo del lavoro e della politica e la presentazione di una mozione di solidarietà al Ministro Mara Carfagna intesa come donna vittima di questo luogo comune che non riconosce e non apprezza le fatiche e i sacrifici che compiono le donne che arrivano ad occupare posti importanti nella società.

La mozione ha raccolto subito l'adesione delle altre Commissarie della Commissione Pari Opportunità e, successivamente di tutto il Consiglio comunale che ha approvato pressoché all'unanimità (è mancato solo il voto del Consigliere comunale dell"Italia dei Valori) il documento di solidarietà al Ministro Mara Carfagna.
Anzi alla donna Mara Carfagna oggi Ministro.

Cercherò di recuperare il testo approvato dal Consiglio comunale per pubblicarlo in un successivo post perché mi è sembrato davvero interessante.
Intanto complimenti a Zaira Orsetti.

Ma le sorprese non sono finite perché il dibattito per la discussione della mozione di solidarietà al Ministro Carfagna è stato davvero molto pacato e sereno, senza contrapposizioni, con qualche lieve diversificazione ma comunque unanime nel giudicare eccessivo e fuori luogo quanto accaduto a Roma durante il "No Cav Day" e nel condividere la solidarietà espressa al Ministro Carfagna.

Un personale nota di apprezzamento per gli interventi di Daniele Cenci (Sinistra Riformista) che mi ha colpito per la capacità di saper esternare in poche semplici parole un grande senso delle istituzioni e per quello di Vincenzo Romeo (Alleanza Nazionale) che ha voluto ricordare come, oltre ai più volte ricordati Presidente della Repubblica, Papa e Ministro, nella manifestazione di Roma sia mancato più volte il rispetto istituzionale anche verso il Presidente del Consiglio.

venerdì 11 luglio 2008

COMUNI RICICLONI: PER LEGAMBIENTE LIMBIATE E' IL 13° COMUNE D'ITALIA SOPRA I 30.000 ABITANTI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Dopo avervi anticipato ieri pomeriggio che Limbiate era stata premiata da Legambiente come "Comune riciclone", ho voluto analizzare il dossier che riporta tutti i dati raccolti per poter arrivare a scegliere i Comuni più virtuosi nella gestione dei rifiuti.

Il riconoscimento "Comune riciclone", infatti, non si limita solo alla percentuale di raccolta differenziata ma assegna ai Comuni un punteggio in base a 23 parametri che definiscono la capacità del Comune nel gestire il ciclo dei rifiuti urbani.

Il punteggio assegnato ad ogni Comune tiene quindi conto di più fattori: percentuale di raccolta differenziata, riduzione della quantità totale di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, presenza di una piattaforma ecologica sul territorio, raccolta domiciliare dell'umido e degli ingombranti, acquisti verdi, ecc.

Insomma un giudizio molto dettagliato e approfondito sulla capacità dei Comuni di gestire i rifiuti nel modo migliore.

E dall'analisi del dossier ho scoperto un dato estremamente interessante e che penso sia ritenuto soddisfacente anche dai cittadini di Limbiate: tra i Comuni premiati da Legambiente, il Comune di Limbiate è il 13° Comune d'Italia sopra i 30.000 abitanti nella gestione dei rifiuti:

- Montebelluna (TV) - 30.354 abitanti - punteggio 74,37
- Verbania - 30.900 abitanti - punteggi 71,73
- San Donà di Piave (VE) - 40.014 abitanti - punteggio 67,09
- Conegliano (TV) - 35.401 abitanti - punteggio 66,76
- Crema (CR) - 33.415 abitanti - punteggio 65,49
- Belluno - 36.361 abitanti - punteggio 65,23
- Castelfranco Veneto (TV) - 33.361 abitanti - punteggio 64,84
- Moncalieri (TO) - 57.135 abitanti - punteggio 63,80
- Asti - 74.548 abitanti - punteggio 63,43
- Legnano (MI) - 56.942 abitanti - punteggio 63,13
- Saronno (MI) - 36.895 abitanti - punteggio 63,10
- Brugherio (MI) - 32.871 abitanti - punteggio 63,10
- Limbiate (MI) - 33.868 abitanti - punteggio 60,70

Dietro a Limbiate, tra i Comuni della Provincia di Milano sopra i 30.000 abitanti troviamo Bollate (punteggio 55,82), Cesano Maderno (52,96), Cinisello Balsamo (52,83), Rho (50,22), Seregno (48,60), Corsico (47,75), Cologno Monzese (44,10), San Donato Milanese (42,95), Desio (41,82), Pioltello (41,69), Monza (39,23).

La distribuzione geografica dei "Comuni ricicloni" conferma la necessità di incentivare la cultura della gestione dei rifiuti nelle regioni del centro-sud Italia: l'89,55% dei "Comuni ricicloni" si trova infatti nel Nord Italia, il 3,88% nel Centro e il rimanente 6,57% nel Sud.

Tra le Regioni, quella con il maggior numero di "Comuni ricicloni" risulta essere la Lombardia (33,67%) seguita dal Veneto (30,16%).

giovedì 10 luglio 2008

LIMBIATE COMUNE RICICLONE

Sono davvero felice nel comunicare che questa mattina, a Roma, il Comune di Limbiate ha ricevuto il riconoscimento di
COMUNE RICICLONE

Il premio, che annualmente viene assegnato da Legambiente, è un riconoscimento ai Comuni d'Italia che si sono distinti per i migliori risultati nella gestione dei rifiuti.

Un riconoscimento che mi sembra giusto condividere con tutti i protagonisti del risultato:

I cittadini di Limbiate che quotidianamente vivono i piccoli disagi della raccolta differenziata ma che dimostrano la voglia di farla sempre meglio (e infatti la percentuale aumenta di anno in anno).

Gelsia Ambiente (ex AEB Ambiente) che ha saputo organizzare il servizio di raccolta differenziata e passare in pochi anni dalle campane per le strade al "porta a porta" per tutte le tipologie di rifiuto.
Da non dimenticare la raccolta gratuita a domicilio degli ingombranti e l'ampliamento della piattaforma ecologica di via XX Settembre per offrire ancora più spazi per migliorare il servizio.

Il Servizio Ambiente del Comune di Limbiate che verifica la qualità del servizio e raccoglie le critiche e i suggerimenti dei cittadini per elaborarli e trasformarli in proposte e miglioramenti.

L'Amministrazione comunale che ha creduto nella politica di differenzazione investendo in comunicazione per sensibilizzare i cittadini e aiutarli a capire le regole di differenzazione del rifiuto, a volte veramente complesse.

Ma ogni punto di arrivo deve trasformarsi subito in un punto di partenza per cui vi chiedo:
quali suggerimenti per migliorare ulteriormente il servizio?



Se possibile vi chiedo una cortesia.
Come avete visto sono sempre stato disponibile al confronto su qualunque tema ma, in questo caso, vi chiedo di evitare commenti politici e polemica in senso generale.
Mi piacerebbe davvero che i commenti fossero di risposta alla domanda che ho posto con il desiderio comune di migliorare ulteriormente il servizio.
Grazie in anticipo.

mercoledì 9 luglio 2008

VADO IN PIAZZA A VEDERE "IL CUMENDA"!

Sono ancora nauseato e disgustato al ricordo delle parole della Guzzanti, di Grillo, di Di Pietro, di Camilleri, di Travaglio e di tutto quello zòtico sfilare di personaggi sul palco della... grande manifestazione di piazza della sinistra di mercoledì scorso: il "No Cav Day".

Continuo a ripetermi: questa non è politica, non è libertà di espressione, non è opposizione.
E solo ignoranza e maleducazione.

E' stato offeso il Presidente della Repubblica e, con Lui, tutti gli italiani che Egli rappresenta nella Sua carica istituzionale.

E' stato offeso il Papa, la massima carica cristiana al mondo e, con Lui, tutti i cristiani ma anche coloro che, di diversa professione o senza un credo, ne riconoscono e rispettano il ruolo.

E' stata offesa una donna, Ministro della Repubblica e per giunta con delega alle Pari Opportunità.
E, ulteriore aggravante, ad offenderLa è stata una donna che è ricorsa a squallide insinuazioni da bar per usare una forma di violenza verbale vigliacca che nulla ha di meno barbaro rispetto alle tante forma di violenza psicologica cui le donne sono, a volte, sottoposte.

E stato offeso il buon senso, è stato superato il limite del buon gusto, è stata offesa l'intelligenza delle persone.

E ieri sera mentre sentivo l'eco delle polemiche, mi sono venute in mente le polemiche, politiche e non, sulla scelta dell'Amministrazione comunale di Limbiate di inserire all'interno del programma di "E... State a Limbiate!", le serate con Alessia Fabiani, Pasquale Laricchia, Ludmilla Radchenko e Roberto "il cumenda".

Polemiche motivate, oltre che dal dubbio sulla moralità degli invitati, dall'accusa circa la mancanza di moralità anche nel messaggio che gli stessi avrebbero trasmesso ai giovani con la loro presenza.

Chissà se i vari moralisti, i benpensanti, i censori intransigenti, i depositari dei sani principi educativi, si faranno sentire e occuperanno spazi sui giornali e sui blog per farci conoscere, con la stessa passione con la quale si sono mossi per Laricchia & Co., anche il loro giudizio sul festival dell'offesa e del torpiloquio della manifestazione di Roma.

Ma non mi illudo.
Il moralismo di questo tipo è quello di facciata e, come tale è quello strumentale, quello servo del protagonismo, quello necessario per poter dimostrare di esserci e di rivestire un ruolo.
E quindi intervenendo sulle cose banali.

Davanti alla manifestazione di Roma, esprimere un'opinione è, in alcuni casi, un dovere tanto importante quanto scomodo.
Per cui si preferisce la via del silenzio.

E allora sapete cosa faccio?
Stasera vado a vedere "il cumenda"!

Non sono stato in piazza in occasione delle serate con Laricchia, la Fabiani e la Radchenko sia perchè, a titolo personale non ho grande passione per Grande Fratello e Isola dei Famosi (pur rispettando gli appassionati del genere), sia perchè quella del mercoledì è una serata tradizionalmente riservata ad un impegno di mia moglie.
Per queste motivazioni, non ho ritenuto corretto chiedere a mia moglie di sacrificare i suoi impegni per poter partecipare alle serate di Piazza.

Ma domani è giovedì e ci sarò!
Voglio andare a vedere "il cumenda", voglio conoscerlo.

Perchè dopo l'ignoranza e la mancanza di buon gusto di Grillo, Guzzanti, Di Pietro, Camilleri e Travaglio non posso credere che si possa trovare di peggio.

Sicuramente "il cumenda" avrà poco da dire, poco da affascinarmi e poco da interessarmi ma sono sicuro che non offenderà nessuno.

E i giovani presenti, sempre strumentalizzati in queste occasioni per battaglie politiche e sociali sulle loro spalle, torneranno a casa con la sensazione di aver partecipato ad una serata normale, mi auguro divertente, dove hanno avuto la possibilità di conoscere un personaggio televisivo che avrà avuto il merito, involontario, di dimostrare loro che a volte è meglio l'ambiente dichiaratamente artificiale e falso del Grande Fratello di quello, putrtroppo dichiaratamente reale e vero, che hanno visto in televisione l'altra sera da Roma.

Cumenda, sun drè rivà!
Cumenda, sto arrivando!

VERGOGNA !!!




Non esistono altri commenti.

La giornata del ritorno dei girotondi, la giornata del "No Cav Day", la giornata dell'opposzione in Piazza, si è trasformata nella giornata della vergogna.

Con il tipico odio di sinistra del "contro tutto e tutti", la giornata della maleducazione e del pessimo gusto non ha risparmiato nessuno: il Presidente del Consiglio Berlusconi, il Presidente della Repubblica Napolitano, Papa Ratzinger e il Ministro Carfagna.

Ecco una selezione delle frasi (alcune erano talmente disgustose che ho preferito non pubblicarle neanche) del "torpiloquio day" che rispecchiano uno stile di contrapposzione volgare, senza rispetto, senza stile, senza cultura, senza educazione che ieri era riunito a Roma ma tutti i giorni trova fedelissimi e seguaci in ogni Comune d'Italia:

Beppe Grillo: gli insulti al Presidente della Repubblica
“Io Morfeo non l'ho mai offeso, lui (Napolitano ndr) sonnecchia…Chi è quest'uomo qua (Napolitano ndr)? Quando c'era la gente in piazza a Chiaiano, lui (Napolitano ndr) dov'era? A Capri, a sentire musica con due inquisiti, Bassolino e la moglie di Mastella”

Sabina Guzzanti : gli insulti al Papa
“Tra 20 anni Ratzinger sarà morto e sarà all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi”

Sabina Guzzanti: gli insulti al Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna
“Io non sono moralista, non mi interessa la vita sessuale di Berlusconi, ma non può diventare ministro delle Pari opportunità una persona che ha fatto prestazioni sessuali al Presidente del Consiglio”

Andrea Camilleri: gli insulti al Vaticano
“La sua morale (riferito a Berlusconi ndr) ha più buchi di un colabrodo, ma viene ricevuto in Vaticano con tutti gli onori: pecunia non olet”

Marco Travaglio: l'attacco al Presidente della Repubblica Napolitano
“Fino ad ora il Quirinale ha firmato tutto, compresa l'aggravante razziale. Speriamo che la smetta”

VERGOGNA!!!

martedì 8 luglio 2008

LE DIFFERENZE SONO RAGIONE E CONOSCENZA

Me lo aspettavo.
E non mi sono sbagliato.

L'"uomo delle K" dal suo blog è intervenuto con rapidità in merito al mio post "La carica dei 31.000".
E non avevo dubbi.

Il mio post conteneva troppe provocazioni.
C'erano delle verità scientifiche difficilmente contestabili con altre verità scientifiche.
C'erano numeri evidenti difficilmente sovvertibili attraverso altri numeri altrettanto evidenti (come negare che una singola eruzione di un vulcano produce il triplo della CO2 prodotta in un anno da tutte le attività umane presenti sulla terra?).

Sapevo che il mio post era scomodo per essere affrontato da chi ha una visione fortemente ideologica dell'ambiente fatta più di slogan e frasi fatte (salviamo le foreste, riduciamo l'inquinamento e usiamo le energie rinnovabili) che non di fatti e dati certi.

Per questo motivo la risposta dell'"uomo con le K" è stato un divagare tra religione, edificazione selvaggia, interessi economici mondiali e propaganda ambientalista.
Un pò come nel "gioco della pentolaccia" quando il giocatore, essendo bendato e non potendo vedere dov'è la pentola da colpire, sferra colpi ovunque con la speranza, prima o poi, di raggiungere anche il bersaglio.

Me l'aspettavo.
Nulla di clamoroso.

Quando il ragionamento esce dai canoni tradizionali della battaglia politica fine a se stessa, per cercare di approfondire degli argomenti, introdurre delle analisi e degli approfondimenti, citare una scelta fatta da 31.000 scienziati, capita spesso di avere a che fare con chi, per poter intervenire e avere qualcosa da dire, deve riportare i toni alla pura bagarre.
Ma penso che sia giusto non cadere nella provocazione evitando le risposte dirette e non entrando nella bagarre.

Ho passato tanto tempo (e ne passo tutt'ora) a leggere testi, siti Internet, documenti sull'ambiente di qualsiasi genere e fonte (di Governi, di Comitati Scientifici, di Università, della Chiesa, dei movimenti ambientalisti, di opinionisti di destra e sinistra e chi più ne ha più ne metta) per fermarmi davanti alla polemica.

Voglio invece andare avanti aggiungendo due ulteriori riflessioni che proseguono il post di ieri introducendo, visto che è stata citata nel "gioco della pentolaccia" dell'"uomo delle K", anche la visione crisitana dell'ambiente.

Il riscaldamento globale provocato dall'attività uomana non ha alcuna evidenza scientifica.
Questo allarme non è scientifico ma ambientalista.
Basta pensare a tal proposito che Stephen Schneider, ex consigliere del Presidente americano Bill Clinton e oggi uno dei tanti allarmisti del riscaldamento globale, negli anni '70 ha scritto una miriade di articoli ed addirittura un libro per denunciare i rischi che le attività industriali umane avrebbero portato al congelamento della terra!!!
E' passato dal freddo al caldo con la stessa disinvoltura con cui un gamberetto surgelato passa dal congelatore all'olio di frittura!
Ma va bene così!
L'ambientalismo ha la memoria corta: caldo o freddo è relativo, l'importante è lanciare allarmi!
Infatti Schneider nonostante gli "sbalzi termici" ha ottenuto il riconoscimento che non si nega mai ad un eco-allarmista: oltre ad essere (ovviamente) una delle autorità di riferimento degli ecologisti allarmati è addirittura riuscito a farsi affidare una consulenza dall'ONU per il cambiamento climatico!!!
Incredibile!

Introducendo invece la visione cristiana dell'ambiente, è necessario partire dalle parole che ha utilizzato Giovanni Paolo II per descrivere l'ambiente come casa e come risorsa per l'uomo e, di conseguenza, l'uomo come abitante e come custode.
Se ci pensate bene, la posizione della Chiesa coincide esattamente con quella di qualunque uomo che, a prescindere dalla religione, affronta razionalmente il problema del rapporto tra uomo e ambiente.

Perchè è una posizione antropocentrica moderata che cioè mette al centro l'uomo come abitante della casa ma, al tempo stesso, riconosce all'uomo un elemento unico che lo differenzia da tutti gli altri organismi viventi e che lo caratterizza in tutta la biosfera: l'intelligenza!
Ed è proprio attraverso l'intelligenza, che è consapevolezza, che è conoscenza scientifica, che è capacità di analisi, che l'uomo può utilizzare l'ambiente come risorsa per ricercare il proprio naturale bisogno di felicità ma, al tempo stesso, può esserne il custode proprio attraverso l'intelligenza che, attraverso la conoscenza, impone i limti della ragione alla sua azione.

Questa è la visione dell'ambiente che mi appassiona e che trovo corretta.
Che non esclude la riduzione dell'inquinamento, la tutela delle foreste, le energie rinnovabili.
Ma che esclude le bugie e la strumentalizzazione quale premessa per la tutela dell'ambiente.

Dire che l'uomo è la causa dell'effetto serra è dire una bugia.
Dire che l'uomo produce una parte trascurabile della CO2 presente in atmosfera è dire una verità scientifica.
Dire che l'uomo deve ridurre l'inquinamento perchè altrimenti aumenta il riscaldamento globale e si sciolgono i ghiacciai è ripetere uno slogan fine a se stesso.
Dire che l'uomo deve ridurre l'inquinamento per migliorare la qualità della vita e tutelare la propria salute è dire una verità scientifica.

Questa è la differenza.
Ma che è una differenza sostanziale.
Perchè è la differenza tra ideologia e ragione.

E' la differenza tra ambientalismo e cultura dell'ambiente

lunedì 7 luglio 2008

LA CARICA DEI 31.000

Finalmente!
La verità comincia a venire a galla e, come sempre, l’ambientalismo vacilla davanti alle verità scientifiche.

Quante volte avete sentito gli ambientalisti (Verdi, Legambiente & company) accusare l’uomo di essere il distruttore del pianeta anche attraverso la diretta responsabilità nella formazione dell’”effetto serra” che provoca il surriscaldamento terrestre, lo scioglimento dei ghiacciai, la formazione degli uragani e ogni sciagura pensabile ed immaginabile?

Quante volte vi siete sentiti colpevoli davanti all’idea di essere diventati inconsapevolmente dei criminali ambientali?

Finalmente più di 31mila scienziati americani (per la precisione 31.072 in questo momento) hanno sottoscritto una petizione per chiedere al governo degli Stati Uniti di non adeguarsi agli accordi sul riscaldamento globale firmati a Kyoto nel 1997 (per leggere la petizione http://www.petitionproject.org/).

La petizione, partita dall'Oregon Institute of Science and Medicine denuncia il tentativo del fronte "verde" di far credere che esista un ampio consenso scientifico intorno all'ipotesi del surriscaldamento terrestre e, in particolare, all'idea che questo fenomeno sia attribuibile all'attività umana.

Nella petizione i 31mila scienziati scrivono "Chiediamo al governo degli Stati Uniti di respingere il protocollo di Kyoto del 1997 e altri simili accordi internazionali. Il proposto abbassamento delle emissioni di gas serra sarebbe infatti dannoso per l'ambiente e minerebbe il progresso della scienza e della tecnologia, finendo per compromettere la salute e il benessere dell'umanità."

Personalmente, attraverso la lettura di alcuni testi scientifici, non ho mai creduto al rapporto tra l’attività umana e l’effetto serra tanto che nel mio scritto “L’impronta della ragione – superare la retorica ambientalista per restituire la naturale centralità all’uomo” (recentemente pubblicato nel volume “Per un bene possibile” – Marietti Editore), ho affrontato con molta decisione il Protocollo di Kyoto definendolo “truffa ideologica”.

"Truffa ideologica" perché il Protocollo di Kyoto obbliga i paesi industrializzati a considerevoli e inutili costi per ridurre i cosiddetti “gas serra” imputati all’uomo e, allo stesso tempo, impone pesanti limiti ai paesi in via di sviluppo che, per avviare la necessaria crescita economica, dovrebbero provocare (sempre seguendo la logica ambientalista: attività umana = gas serra) un aumento delle emissioni.

In pratica dietro una bugia scientifica, il Protocollo di Kyoto crea danni all’intera economia mondiale sulla base di suggestioni e senza la certezza scientifica né sulla responsabilità dell’uomo per il riscaldamento globale, né sull’effettiva pericolosità per l’uomo delle emissioni di “gas serra”.

Ma quanto gli scienziati americani hanno finalmente deciso di mettere nero su bianco, in Italia viene affermato da tempo da un fisico che da sempre non nasconde la sua passione per la verità scientifica e combatte la menzogna ambientalista: è il Prof. Franco Battaglia docente di chimica ambientale all'università di Modena e già docente al Dipartimento di fisica dell'università di Roma-Tre oltre che coordinatore del Comitato Scientifico dell'ANPA (Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente).

Il Prof. Battaglia, già nel 2002, a pagina 5 del libro “Scienza e ambiente – conoscenze scientifiche e priorità ambientali” pubblicato dal Comitato Scientifico dell’ANPA, riportava certezze scientifiche talmente evidenti da non richiedere altri commenti.

Ecco di dati riportati dal Prof. Battaglia nella loro imbarazzante evidenza:

nell'atmosfera vi sono 3.000.000 Megatonnellate di CO2

l'uomo ne immette ogni anno 6.000 Megatonnellate (lo 0,20%!!!)

il resto della CO2 presente in atmosfera è provocato principalmente da fenomeni naturali (pensate che i vulcanologi Millard Coffin e Olav Eldhom hanno scritto su “Scientific American” che l’eruzione di un solo vulcano di grandi dimensioni emette in atmosfera circa 17.000 Megatonnellate di CO2 ovvero quasi il triplo di quella prodotta dall’uomo in un anno intero!!!).

la metà delle 6.000 Megatonnellate prodotte dall’uomo proviene dai paesi industrializzati.

il protocollo di Kyoto, obbliga proprio i paesi industrializzati alla riduzione dei “gas serra” prodotti nella misura dell’5% nel periodo 2008-20012.

in pratica, entro il 2012, “grazie” al Protocollo di Kyoto i paesi industrializzati avranno contribuito (con costi elevatissimi) a immettere nell’atmosfera 5.850 Megatonnellate di CO2 di produzione umana anziché 6.000!!!

E nell’atmosfera avremo 2.999.850 Megatonnellate di CO2 anziché 3.000.000!


Inutile qualsiasi commento!

Questi dati oggi hanno finalmente mosso in America degli scienziati a non subire più le bugie ambientaliste.

Quando anche in Italia, sull'esempio dei 31mila scienziati americani, alla voce solitaria del Prof. Battaglia (e di pochi altri) si uniranno quelle di tanti scienziati che avranno il coraggio di dire la verità anche quando è contraria alla retorica ambientalista dominante?