lunedì 21 luglio 2008

QUANDO L'AMBIENTALISMO FA GIRARE LE PALE

In occasione dell'approvazione di un Programma Integrato di Intervento sull'area di via Belluno, il Circolo Legambiente di Limbiate sì è opposto chiedendo di annullare la scelta urbanistica perchè le case avrebbero disturbato sia "la sosta dell'avifauna durante le migrazioni" che "il rifornimento di cibo per gli Aironi cenerini".

Siccome mi sembra una obiezione davvero pretestuosa, permettetemi di parlare un attimo di eolico ovvero di quei bruttissimi pali alti circa cento metri con attaccate 3 pale del diametro di circa cento metri che producono energia sfruttando il vento.

Penso che ogni tanto vi sia capitato di vederne qualcuno disperso nelle campagne come tristi e malinconici mulini a vento moderni in attesa di un soffio di vento per poter iniziare la loro giornata.

In uno studio realizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con il Centro Ornitologico Toscano, dal titolo "Indagine bibliografica sull'impatto dei parchi eolici sull'avifauna" sono riportate queste conclusioni:

"Il pericolo di collisioni con aereogeneratori è reale e, potenzialmente, un fattore limitante per la conservazione di popolazioni ornitiche.
Gli uccelli più colpiti sembrano essere in assoluto i rapaci (Erickson stima, per la California, in più di 400 il numero di rapaci morti ogni anno in seguito a collisioni con aereogeneratori), anche se tutti gli uccelli di grandi dimensioni, ad esempio cicogne e aironi, sono potenzialmente ad alto rischio; seguono poi i passeriformi e le anatre, in particolare durante il periodo di migrazione. Per quanto riguarda i limicoli, i pochi dati a disposizione non permettono di formulare considerazioni certe, tuttavia rilevamenti sulle tipologie di volo, indicano anche per questi un rischio collisione piuttosto alto. Si fa notare per inciso che numerose collisioni vengono registrate anche per i pipistrelli, in particolare per le specie forestali.
Oltre al pericolo derivante dalla collisione diretta, ci sono altri tipi di impatto che occorre considerare, prima fra tutte la perdita di habitat. La diminuzione degli spazi ambientali è una delle cause maggiori della scomparsa e della rarefazione di molte specie.
Il disturbo provocato dalle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, vengono indicati da molti autori, come una delle cause principali dell’abbandono di queste aree da parte degli uccelli, in particolare per le specie che nidificano a terra o negli arbusti.
Questo è particolarmente rilevante sia per i rapaci che per i passeriformi."

Anche Stefano Allavena, Dirigente Corpo Forestale dello Stato, nel suo intervento "Impatto delle centrali eoliche sugli animali" ha scritto:

"Inoltre è ampiamente e scientificamente dimostrato, da numerosi studi, come gli impianti eolici producano seri effetti negativi sulle biocenosi e in particolare sugli uccelli e sui chirotteri.
Tali effetti consistono essenzialmente in due tipologie d’intervento:
-diretto, dovuto alla collisione degli animali con parti dell’impianto, in particolare il rotore;
-indiretto, dovuto all’aumento del disturbo antropico con conseguente allontanamento e/o scomparsa degli individui, modificazione di ambienti (aree di riproduzione e di alimentazione), frammentazione degli habitat e delle popolazioni, ecc..
Entrambi gli effetti riguardano un ampio spettro di specie, dai piccoli passeriformi ai grandi veleggiatori (cicogne, rapaci, aironi, ecc.), ai chirotteri, agli invertebrati, ecc.. In molti casi le specie più esposte agli effetti negativi causati dagli impianti eolici, risultano già minacciate da altri fattori derivanti dalle attività dell’uomo. È evidente che la misurazione della mortalità dà valori molto approssimati per difetto. Infatti molte carcasse non vengono ritrovate in quanto possono essere spostate e divorate da altri animali quali topi, volpi o cani randagi."

Leggendo queste considerazioni c'è davvero da preoccuparsi per la richiesta degli ambientalisti di aumentare i parchi eolici alla ricerca dell'energia dal vento.

Ma viene anche da chiedersi se contrastare la costruzione di una casa di tre piani per evitare danni all'avifauna sia vero interesse per l'ambiente o politica fatta nascondendosi dietro le suggestioni dell'ambiente?

Per togliere questo dubbio malizioso sarebbe bello ricevere da Legambiente di Limbiate una posizione altrettanto preoccupata contro l'energia eolica responsabile della morte di tanti uccelli ogni anno ma anche dell'alterazione dei loro comportamenti migratori e finalizzati alla ricerca del cibo.

Attendo...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile mestrone,
buonasera..

della serie: se Legambiente critica davvero l'aumento di parchi eolici, Lei si batte per ritirare il Pii di via Belluno?

Forse la protesta di Legambiente è pretestuosa, ma mi risulta ci siano altre lamentele relativamente a quel Piano integrato.. o sbaglio?

Mi risulta anche che siano stati fatti ricorsi a vario livello, non da ultimo quello al Presidente della Repubblica, per cui la Giunta si è anche premurata di dare mandato agli avvocati di produrre controdeduzioni a tutela dell'operato amministrativo.

Insomma: non facciamoci uccellare da storie di uccelli!

Grazie e buonasera,

Alioscia

Luca Mestrone ha detto...

Buonasera Alioscia.

Non ho la presunzione di essere infallibile.

Al massimo, mi conceda la ragionevole certezza di fare le cose bene traferendo le scelte in atti attraverso le capacità e le professionalità dei tecnici e degli amministrativi dell'Ufficio tecnico e dei consulenti legali che assistono l'Amministrazione nei piani urbanistici.

Ma questo non esclude il diritto sacrosanto di chi si sente danneggiato dalle scelte di fare ricorso per tutelare i propri diritti che ritiene violati.

Sarà un giudice a decidere e il compito dell'amministrazione non è quello di prevedere giudizi ma solo di nominare i legali che la rappresenteranno nel giudizio.

Altra cosa invece è analizzare le osservazioni politiche come, per l'appunto, quella di Legambiente.

E proprio attraverso il contrasto evidente tra un interesse per l'avifauna in occasione della costruzione di una casa di tre piani e un interesse per l'eolico che fa vittime quotidiane nell'avifauna, è nata la provocazione.

Perchè un blog deve sapere anche provocare.

Con ironia e intelligenza ma deve provocare ogni tanto.

Se no che gusto c'è?

Saluti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo il tema è reale.
Nessun tipo di energia è pienamente sostenibile dall'ambiente. Spesso si fa l'errore di aggettivare alcune forme di energia come "verdi" o "pulite". Sono chimere.
Esistono scelte migliori o peggiori. Installare un rotore eolico non sarà l'idea più saggia (oltretutto nelle vicinanze di un'oasi Lipu), ma neanche cementificare ulteriormente il territorio non lo è.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Assessore,
ma quindi non mi è chiaro, questo ambientalismo le fa girare perchè sostiene che cementificare una vasta area a ridosso del parco non è cosa buona?

Ma vuoi vedere che sto global warming alla fine da noia proprio a questa indole cementificatrice?

Mah!

Assessore delle diverse consulenze che assicurano la sostenibilità dei piani integrati, può darci documentazione?
Può pubblicare le relazioni di queste consulenze?
E' possibile vedere un giorno sul suo blog o sul sito del comune, in maniera trasparente e lineare, quanto viene pagato dal comune a ciascuno di questi consulenti e costruttori?

Pensi a chi adesso a 5 anni gioca a pallone sull'erba e grazie a lei ha sempre meno spazio, sostenibile....

..ma vuoi vedere che Legambiente alla fine usa scuse per ottenere soltanto questo...

Luca Mestrone ha detto...

Un certo tipo di ambientalismo non mi piace perchè usa (nel senso più negativo di sfruttamento)l'ambiente per fini di battaglia politica.

Basta vedere il curriculum di buona parte dei verdi di oggi che erano rossi ieri.

A Limbiate come a Roma.

Quanto alla retorica dei bambini che giocavano nell'erba mi sembra sia inutile seguirla in una politica senza senso e senza utilità.

Anzi no!

Farò un post specifico in cui lancerò una sfida!

Smentire la polemica dei ritornelli è troppo facile.

A presto!