sabato 12 luglio 2008

"NO CAV DAY" CON GLI OCCHI DELLE DONNE

Durante il Consiglio comunale di ieri sera, sono rimasto piacevolmente colpito da un "fuori programma".

In apertura dei lavori che dovevano portare a termine l'ordine del giorno del Consiglio comunale del 2 luglio, ha chiesto di poter intervenire Zaira Orsetti, Consigliere comunale della Lista Civica "Sì Per Limbiate Romeo Sindaco" per commentare i fatti e i contenuti della manifestazione di Roma "No Cav Day" di martedì scorso.

Ma il suo intervento, pur partendo da una sottolineatura circa il mancato rispetto verso il Papa, il Presidente della Repubblica e il Ministro per le Pari Opportunità, ha preso subito un taglio nuovo e diverso andando ad analizzare i fatti del "No Cav Day" visti con l'occhio femminile.

Zaira Orsetti, infatti, ha precisato di intervenire principalmente come Commissario della Commissione Pari Opportunità ed è quindi entrata nel merito delle parole di Sabina Guzzanti verso il Ministro Carfagna valutandole non dal punto di vista politico ma come la preoccupante conferma di una diffusa logica comune di valutazione dei successi raggiunti dalle donne nel mondo del lavoro e della politica come naturale conseguenza di comportamenti sessuali "facili".

L'intervento si è concluso con due proposte: l'organizzazione di un convegno per approfondire il ruolo della donna nel mondo del lavoro e della politica e la presentazione di una mozione di solidarietà al Ministro Mara Carfagna intesa come donna vittima di questo luogo comune che non riconosce e non apprezza le fatiche e i sacrifici che compiono le donne che arrivano ad occupare posti importanti nella società.

La mozione ha raccolto subito l'adesione delle altre Commissarie della Commissione Pari Opportunità e, successivamente di tutto il Consiglio comunale che ha approvato pressoché all'unanimità (è mancato solo il voto del Consigliere comunale dell"Italia dei Valori) il documento di solidarietà al Ministro Mara Carfagna.
Anzi alla donna Mara Carfagna oggi Ministro.

Cercherò di recuperare il testo approvato dal Consiglio comunale per pubblicarlo in un successivo post perché mi è sembrato davvero interessante.
Intanto complimenti a Zaira Orsetti.

Ma le sorprese non sono finite perché il dibattito per la discussione della mozione di solidarietà al Ministro Carfagna è stato davvero molto pacato e sereno, senza contrapposizioni, con qualche lieve diversificazione ma comunque unanime nel giudicare eccessivo e fuori luogo quanto accaduto a Roma durante il "No Cav Day" e nel condividere la solidarietà espressa al Ministro Carfagna.

Un personale nota di apprezzamento per gli interventi di Daniele Cenci (Sinistra Riformista) che mi ha colpito per la capacità di saper esternare in poche semplici parole un grande senso delle istituzioni e per quello di Vincenzo Romeo (Alleanza Nazionale) che ha voluto ricordare come, oltre ai più volte ricordati Presidente della Repubblica, Papa e Ministro, nella manifestazione di Roma sia mancato più volte il rispetto istituzionale anche verso il Presidente del Consiglio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Assessore, ho letto con piacere il tuo commento per la mozione presentata in consiglio comunale l'altra sera, e ti scrivo per dirti GRAZIE,
grazie per aver capito e spiegato molto bene che non era per me una posizione politica ma da donna mamma e lavoratrice. E voglio approfittare del tuo Blog per ringraziare tutti i consiglieri e in particolare le mie colleghe della Commissione Pari Opportunita' per avermi appoggiato unanimi in questa mozione.
Ti auguro buon lavoro. Zaira

Anonimo ha detto...

Mi permetto di esprimere la mia opinione a riguardo e di offrirle uno spunto di riflessione.
Concordo pienamente che l’invettiva della Guzzanti contro Mara Carfagna sia stata veramente di cattivo gusto e di basso livello. E credo, purtroppo, che non stupisca nessuno. Non conosco la condotta sessuale di Mara Carfagna e nemmeno m’interessa. Ma nessuno si è chiesto quale sia il comportamento sessuale di Brunetta, Alfano e Co. Sono uomini e questo sembra bastare per poter ricoprire i rispettivi incarichi.
Quando una donna arriva a ricoprire un ruolo di prestigio, di potere o comunque ambito da molti, si scatenano mille domande sul “come” ci è arrivata. Nelle migliori delle ipotesi, è una “sfortunata, acida, che non ha una vita sociale”. Diversamente, si viaggia in un elenco infinito di luoghi comuni che va dal più classico “E’ figlia di…, amica di…” al più attuale “Se la intende con…”, dove, dietro a quei puntini di sospensione, c’è sempre un uomo. Eh sì, perché una donna sembra non esistere se non in relazione ad un uomo!
Purtroppo, la parità di diritti con l’uomo e l’accesso a tutte le possibili carriere sono obiettivi che sulla carta “sembrano" essere offerti alle donne, ma che in realtà restano inaccessibili alla maggior parte. I tempi sono cambiati (possiamo lavorare fuori casa, possiamo votare, possiamo perfino entrare nell’esercito…), ma le strutture psicologiche e i condizionamenti culturali mutano con estrema lentezza e anche la società attuale è ancora lontana dal servirsi pienamente della RISORSA FEMMINILE.
Non mi inoltro in discorsi da femminista anni ’70, ma credo fermamente nella grande energia delle donne: una forza incredibile che ci consente di dedicarci al lavoro casalingo, alla professione, alla crescita dei figli.
Dove sta il problema? Forse è considerato “poco femminile” dare ordini? Di recente, la ex portavoce di un uomo politico americano ha pubblicato un libro sulla questione, chiedendosi se la difficoltà nasce dal dover essere amabili e nello stesso tempo autorevoli. La sua provocazione è “Come potrà mai convincere gli elettori che è in grado di giocare al Dolceforno coi loro bambini e di sganciare la bomba nucleare sull’Iran?”