giovedì 23 ottobre 2008

APPROFONDIAMO LA RIFORMA GELMINI

Come annunciato nel post di ieri, è mio desiderio informare sugli effettivi contenuti della cosiddetta "riforma Gelmini" per portare chiarezza in un momento dove abbonda la strumentalizzazione della sinistra e dei sindacati.

Mi è piaciuto molto il manifesto che pubblico qui sotto che riassume quanto sta succedendo in questi giorni e sintetizza gli interessi differenti in gioco che sono totalmente differenti tra la sinistra delle piazze e il governo delle riforme.

Ma per non fare lo stesso gioco basso della sinistra, lascerò da parte le mie opinioni e mi atterrò scrupolosamente al testo della riforma.

Nei prossimi giorni ci saranno quindi una serie di post dove sarà riportato il testo integrale del decreto e, per ogni argomento, la contrapposzione tra le bugie della sinistra e le verità del decreto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace che una persona intelligente come lei abbia inserito un post come questo. Non è tanto ingenuo da non capire come quel manifesto sia proprio "sbagliato" (non fazioso, ci mancherebbe, proprio sbagliato!).
Sbagliato nel senso che la sinistra (e ci sta la sovrapposizione, anche se stavolta la sollevazione degli insegnanti mi sembra più trasversale del solito, nn le pare?), la sinistra dico non ha come SCOPO occupare, manifestare, bloccare le lezioni, ecc..
questi sono STRUMENTI di protesta, di lotta POLITICA.. si, politica, anche nelle scuole.. è mai stato diverso?
E poi basta strumentalizzare le strumentalizzazioni.. è vero, verissimo, che gli studenti che protestano al 90% non sanno quasi niente di questa riforma (ed è sempre stato così, temo), ma non basta trincerarsi dietro questa considerazione.
Per due motivi: 1) una critica, per quanto portata da una singola persona, merita sempre di essere opresa in considerazione, se ha validi motivi per essere espressa; 2) assistiamo in questi giorni a un insolito "patto" di non belligeranza tra studenti e docenti: in tanti istituti gli alunni manifestano INSIEME ai professori, o con l'approvazione di questi.. in una misura che la semplice strumentalizzazione "rossa" non può spiegare.

Tirare avanti senza sentire né guardare non è un segno di forza di questo governo. Giacché, a mio parere, la saldezza di un'amministrazione sta nella razionalità, nella validità delle sue proposte, e non soltanto nei "numeri" che consentono loro di essere portate avanti, qualsiasi sia la loro qualità intrinseca.

Detto questo, è innegabile che la riforma Gelmini abbia una forte impronta politica (non è certo una mera riforma tecnica del sistema), vada in modo sistematico e concreto a indirizzare lo sviluppo del sistema educativo in una certa direzione. la protesta meramente, duramente e sentitamente POLITICA ci sta tutta dunque.

Ma lei che ha intitolato il suo blog "Limbiate Politica", mi risponda: qual è lo scopo della politica?

Ha a che vedere con il prendersi cura anche delle nuove generazioni, di chi i politici stessi dovrà sostituire, oltre che gli operai, gli artigiani, i commercianti, gli impiegati ecc..

E' vero, per chi proviene da una cultura di destra questo assunto è probabilmente meno vero (sui confini legittimi dell'azione statale potremmo stare a discutere a lungo), ma è legittimo, logico, sano e rincuorante che invece chi ritenga che questo sia uno degli scopi principali che la politica debba prseguire si mobiliti ed esprima il suo dissenso.

Per rispetto di tutto questo, credo che una congrua, sistematica, positiva (probabilmente non più eludibile, glielo concedo) riforma della scuola debba essere profondamente discussa, col giusto confronto tra portatori di esigenze ed idee politiche differenti, e in un clima ben diverso da quello fatto apprezzare finora.

Come al solito,
ringrazio.

Alioscia