mercoledì 22 ottobre 2008

INTERESSA VERAMENTE L'EDUCAZIONE AI MALEDUCATI?

Lunedì sera sono stato a Monza all'incontro con il Ministro Maria Stella Gelmini che ha spiegato con lucidità e passione la riforma della scuola.

Ascoltare il perchè di ogni passaggio chiave della riforma mi ha fatto davvero piacere perchè ho avuto la conferma di come ogni innovazione introdotta dal decreto (maestro unico, voto in condotta, voto decimale, educazione civica, ecc.), non nasce fine a se stessa ma è conseguenza del desiderio reale di superare lo status quo della scuola sindacalizzata per trasformarla nella scuola per gli studenti.

Con un unico obbiettivo: arrivare a migliorare l’educazione e la formazione personale e scolastica dell’alunno e dello studente e preparare il futuro nella società e nel lavoro.

All'entrata e all'uscita non sono mancati i gruppi di sinistra che contestavano la riforma dell'educazione con la maleducazione.

Slogan di basso profilo gracchiati, lancio di uova e tutto il contorno tipico delle proteste di piazza della sinistra.

E schivando tuorli e albumi mi chiedevo: nella mia libertà sono venuto a sentire un Ministro che esponeva le ragioni di alcune scelte e mi devo trovare a schivare il lancio di uova e subire insulti?

Questa è l'educazione di chi vuole dire la propria idea sul tema dell'educazione?

In questi ultimi giorni ho voluto parlare con tanti ragazzi e ho scoperto che la riforma non la conoscono.

Parlano per voce di alcuni insegnanti che hanno trasformato le lezioni in campagne diffamatorie contro la riforma e contro il Ministro per tutelare non i ragazzi ma lo status quo nel quale si sono comodamente adagiati.

Per questo serve informazione.

I ragazzi si sorprendono nel sentire le ragioni della riforma che non coincidono con la propaganda del diffuso progressismo docente.

Per questo motivo pubblicherò una serie di post per spiegare perchè la riforma introduce alcune novità.

Solo dando le ragioni i ragazzi possono imparare a valutare, giudicare e condividere o non condividere una scelta che li riguarda direttamente sia oggi che nel loro futuro.

So benissimo che il compito di spiegare queste cose competerebbe innanzi tutto ai loro insegnanti ma vedendo che sono più interessati al lancio delle uova e a difendere il proprio "orticello" coltivato con anni di tessere sindacali, ci provo io.

Se qualcuno mi aiuta, non è tempo perso!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Assessore,

ritengo che il suo sforzo di spiegare i benefici del decreto Gelmini sia davvero encomiabile e leggerò con interesse i suoi prossimi post a riguardo. Tuttavia non crede che l'intervento delle forze dell'ordine sia sufficiente? Lei sottovaluta la forza persuasiva (ed educativa!) del manganello.

Anonimo ha detto...

Un altro che è d'accordo con Feltri... si vergogni.

Luca Mestrone ha detto...

Guardi le dico sinceramente e serenamente che non ho niente di cui vergognarmi: nè di essere d'accordo con Feltri nè, tantomeno, di non essere d'accordo con lei.
Saluti.